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Mia Moglie, la mia complice


di spp
08.11.2024    |    462    |    1 8.0
"Non ho avuto neppure il tempo di pensare o dire qualcosa, ero talmente bagnata e predisposta che in un attimo l’ho sentito tutto dentro di me, enorme e..."
Sono felicemente sposato con Claudia da 21 anni, ci siamo sposati giovanissimi, nonostante mia moglie sia a detta di tutti una splendida 42 enne, il trascorrere degli anni, l’abitudine hanno placato gli entusiasmi e l’eccitazione di un tempo e non facciamo più sesso come una volta.

Scopiamo un paio di volte al mese, senza molto entusiasmo e senza particolari variazioni sul tema.

Anche se in passato sono stato molto geloso recentemente ho scoperto che mi eccitava vedere come molti uomini la guardassero con desiderio, progressivamente si è fatta strada in me la voglia di vederla presa da un altro, tutto questo mi prendeva a tal punto che più di una volta ho dovuto ricorrere ad una veloce masturbazione per calmarmi.

Questa novità ha fatto sì che risvegliasse in me la voglia di scoparla e spesso mentre lo facevo immaginavo di prenderla con la fica ancora piena dello sperma di un altro uomo.

Questo ritrovato entusiasmo suscitò la curiosità di Claudia che mi domandò quale fosse la sua origine, non me la sentii di mentirle e così le raccontai tutto.

Passato lo stupore iniziale con relativo risentimento perché inizialmente pensò non l’amassi più, cominciò a comprendere ed inoltre toccava con mano gli enormi benefici che questo comportava sulla nostra vita sessuale, abbiamo ripreso a fare l’amore due, tre volte a settimana.

Per eccitarci maggiormente, a letto, creavamo entrambi delle fantasie che la vedevano montata da vari stalloni, le raccontavamo e le mettevamo in pratica con l’ausilio di un dildo di buone dimensioni.

Una prima svolta avvenne durante l’estate, un sabato fummo invitati a casa di una coppia di nostri amici, poco più grandi di noi, anche loro si erano sposati molto giovani ma a differenza nostra che non abbiamo figli, Claudia non può averne, loro avevano un figlio, Marco, che aveva da poco iniziato l’università.

Quel giorno Claudia indossava un vestito leggero parecchio scollato che metteva in evidenza le sue splendide forme, mi accorsi subito che la cosa non lasciava indifferente Marco il quale spesso aveva lo sguardo ora su sul suo seno, una quarta abbondante, ora sul culo o sulle gambe, il tutto accompagnato da una sua significativa erezione.

Durante la giornata Ivana, la madre di Marco, chiese a mia moglie, laureata in filosofia e docente di materie umanistiche, se avesse potuto dare una mano al figlio con lo studio dei filosofi pre socratici, rimanemmo così d’accordo che il giorno seguente saremmo stati ancora loro ospiti per consentirgli di fare la prima lezione.

Nel tornare a casa le chiesi se avesse notato quanto Marco si fosse eccitato guardandola e chissà quante seghe si sarà fatto pensandola, mi diede dello stupido, come potevo pensare che lei gli interessasse vista la grande differenza d’età, poteva essere suo figlio, chissà quante belle ragazze ha e poi mi chiama pure zia, io sorridendo allora replicai che proprio le zie sono il sogno erotico di molti nipoti ed aggiunsi che non mi sarebbe dispiaciuto affatto se durante la lezione avesse provato a provocarlo, così vediamo chi di noi due ha ragione.

Dopo un attimo di riflessione mi guardò seria: “ in effetti Marco é un bel ragazzo e se poi ci provasse secondo te cosa dovrei fare ?”

Risposi immediatamente, devi lasciarlo fare e godertelo l’importante é che poi mi racconti tutto.

Senza nessun limite ?

Ed io di rimando: nessuno.

La mattina dopo mentre io Ivana ed il marito eravamo intenti ad fare acquisti ed espletare i preparativi per fare una grigliata Marco e Claudia, nella camera del ragazzo, erano intenti allo studio.

Scesero per pranzare, con la scusa di lavarci le mani andai insieme a mia moglie in bagno.
Appena entrati mi diede un bacio caloroso e mettendo le mani sotto la gonna trovai un lago, mi disse solo che il ragazzo era molto dotato e che gli aveva fatto un pompino, il mio cazzo stava per esplodere ma lei dandogli una pacca mi disse: “stasera ti racconto, facciamo l’amore e svuoto anche te”.

Tornammo a casa la sera dopo cena, anche nel pomeriggio Claudia e Marco restarono tutto il tempo di sopra in camera.

Durante il tragitto, in auto, le chiesi di raccontarmi ma lei fu irremovibile, a casa mi avrebbe detto tutto, non si fece neppure toccare in compenso io ero eccitato da pazzi.

Appena arrivati, penso di non essere mai stato così veloce a farlo, mi spogliai, la spogliai e la portai a letto, mi impuntai non lasciandola neppure andare in bagno a lavarsi se aveva dei residui di sperma li volevo annusare.

Avevo il cazzo talmente duro che mi faceva quasi male.

Allora cosa vuoi fare, vuoi prendermi subito o vuoi prima sapere?

Volevo sapere!

Allora lei iniziò a raccontare.

Non appena siamo entrati in camera io mi sono seduta davanti alla scrivania, lui in piedi a fianco a me, gli chiesi di dirmi cosa avesse studiato sino a quel momento e che difficoltà avesse, lui iniziò a parlare ma nello stesso tempo non smetteva di guardarmi il seno e il rigonfiamento della tuta mi fece capire che si stava eccitando perché dopo poco mostrava chiaramente i segni di un’erezione poderosa.

Era talmente preso che sembrava smarrito, mi ha guardato e mi ha detto che ero bellissima, a quel punto ho fatto quello che tu mi ha detto, l’ho guardato, ho guardato la sua erezione ed ho aggiunto che dovevamo fare qualcosa perché in quello stato non avrebbe capito niente di quello che voleva insegnarli.

Allora gli ho abbassato tuta e slip ed é letteralmente saltato fuori il suo grosso cazzo, durissimo.

L’ho accarezzato e poi ho iniziato a baciarlo e leccarlo, mentre lui mi accarezzava la testa dicendomi: “ zia, sei fantastica”, ho iniziato a fargli un pompino, era troppo eccitato e non riuscendo a trattenersi mi ha riempito la bocca di sperma, era così tanto che non sono riuscita ad ingoiare tutto.

Dopo aver ripulito dove avevamo sporcato, e visto che si era calmato, siamo riusciti a studiare un po’.

Evidentemente gli piaccio molto perché non è passato molto tempo che aveva ancora il cazzo durissimo, ha iniziato a baciarmi e a palparmi ma io l’ho fermato dicendogli che doveva concentrarsi sullo studio aggiunsi che se faceva il bravo, dopo pranzo, gli avrei fatto un altro pompino, lui mi rispose che però questa volta dovevo spogliarmi completamente nuda, ed io accettai.

Pomeriggio non appena entrati in stanza mi si é appiccicato dietro facendomi sentire la sua erezione e baciandomi sul collo mi ha tolto il vestito, il reggiseno e le mutandine, ero nuda tra le sue braccia.

Mi ha sollevato e mi ha fatto sdraiare sul lettino e si è poi tuffato tra le mie cosce iniziando a baciarmela, leccarmela e poi succhiarmela, é stato molto bravo e mi ha fatto avere due orgasmi, ero al settimo cielo tanto da non essermi neppure accorta quando e come si fosse spogliato anche lui, l’ho solo capito quando salendo su me ho sentito il suo poderoso cazzo appoggiato che premeva per entrare.

Non ho avuto neppure il tempo di pensare o dire qualcosa, ero talmente bagnata e predisposta che in un attimo l’ho sentito tutto dentro di me, enorme e durissimo, ha iniziato a scoparmi alternando movimenti lenti e profondi ad altri veloci, profondi e possenti.

Sino a quel momento io ero stato in silenzio ad ascoltarla, le chiesi se lo avesse più grande del mio, amore l’ha molto più grosso e poco più lungo.

Poi riprese: comunque tra lui che mi martellava, la situazione con noi nudi che scopavamo con il rischio di essere scoperti cosa che mi preoccupava e nello stesso tempo mi eccitava, il trattenermi per non poter urlare il piacere che provavo, l’enorme sensazione di pienezza, ho cercato la sua bocca e durante il bacio ho avuto un orgasmo travolgente.

Lui allora è uscito mi ha fatto mettere alla pecorina e poi è tornato ad impalarmi, amore non puoi capire quanto mi sentivo piena, ho dovuto mordere il cuscino per non urlare ed ho avuto una serie di orgasmi che non se neppure io quanti.

Cominciavo ad essere esausta allora l’ho pregato di dirmi come e dove voleva sborrare, lui allora mi ha detto che voleva farlo nel mio culetto ma io mi sono opposta perché non ero pulita, gli ho promesso che glielo avrei concesso l’indomani pomeriggio quando verrà qui a casa nostra, lui allora mi ha fatto mettere supina mi teneva le gambe larghe con le sue mani ed in ginocchio sul letto ha iniziato a martellarmi di nuovo, lo sentivo sino al fondo della mia fica e non resistendo oltre ho avuto un altro orgasmo lunghissimo perché uscendo da me ha iniziato a spruzzare la sua crema caldissima sulla pancia, sul seno, arrivando sino in faccia ed io per questo non riuscivo a smettere di godere, nonostante il pompino del mattino ne ha fatta tantissima ero davvero piena di sperma.

Dopo avergli ripulito il cazzo succhiandogli ed ingoiando le ultime gocce si è rivestito e facendomi da palo mi ha permesso di fare una velocissima doccia per ripulirmi.

Ed ora vieni, ti voglio, entra e riempimi. Sono entrato dentro di lei ma l’eccitazione era troppa e non resistendo molto l’ho subito riempita, per rimediare sono andato tra le sue cosce e con la bocca e le dita le ho regalato un paio di orgasmi, in seguito, esausti, ci siamo addormentati.

La mattina successiva prima di uscire per andare al lavoro mi chiese cosa avessi preferito, visto che aveva intenzione di dargli il culetto mi chiedeva se farlo sborrare lì come desiderava lui oppure soddisfare un mio desiderio, ovvero prenderla con la fica piena dello sperma di un altro.

Ovviamente le dissi, piena davanti.

Allora farò in modo di farlo venire sul tardi, tu vedi di arrivare per le 20 così mi trovi nuda, calda e piena.
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